Kosmo
Materia tra cielo e terra
C’è un ordine e persino una bellezza nei riflessi di capannoni dismessi, nel riverbero di gru gigantesche che sfidano il cielo, nelle misere figure proiettate all’ingiù, nell’acqua melmosa dove rilucono, fra sedimenti industriali, lacerti di nubi e spicchi di azzurro. Un kaos che a prima vista stravolge, ma, a ben vedere, cattura lo spettatore, attraendolo nel gorgo fascinoso di una estetica del brutto che da Rosenkranz in poi è diventata la cifra comune del nostro sentire collettivo.
There is an order and even a beauty in the reflections of disused warehouses, in the glare of gigantic cranes challenging the sky, in the miserable figures
projected downwards, in the muddy water where fragments of clouds and slices of blue shine amidst industrial sediments. A chaos that at first glance disrupts but, on closer inspection, captures
the spectator, drawing him into the fascinating vortex of an aesthetic of the ugly that from Rosenkranz onwards has become the common feature of our collective feeling.